Segnaliamo che per l’anno 2012 il casco moto vincitore del test svolto da Altroconsumo è: Shoei XR-1100.
Il test ha preso in considerazione dieci caschi integrali di differenti case produttrici, che sono stati testati secondo quanto prescritto dalla normativa ECE 22.05 e poi con un altro test anche secondo altri criteri non specificati dalla ECE 22.05.
Solo due caschi hanno ottenuto un risultato globale “buono”, ma solo lo Shoei XR-1100 ha ottenuto questo risultato in entrambi i test eseguiti.
Dato che sette caschi sono stati bocciati e sei di questi non hanno nemmeno raggiunto i requisiti di conformità della normativa ECE, ALTROCONSUMO ha contattato svariati Ministeri Italiani ed ha inviato un appello al Direttore Generale della Commissione Europea per la Salute e Consumatori al fine di far modificare la normativa ECE 22.05.
Considerando questi risultati, quali sono i dubbi che ci colgono al momento della scelta del casco per la nostra moto?
Qui di seguito tentiamo di rispondere ad alcune delle domande più ricorrenti che normalmente vengono in mente a chi compra un casco.
Spendere molto per l’acquisto del casco significa proteggersi meglio?
Tutti i caschi subiscono le stesse prove per essere omologati. I caschi in policarbonato e quelli in fibra ricevono l’omologazione solo dopo essere stati sottoposti alle stesse prove con medesimi risultati.
Molte cose sono anche cambiate nel corso del tempo: i caschi in policarbonato infatti hanno registrato importanti progressi in questi ultimi anni, migliorando la qualità della loro vernice in particolare e sono realizzati con sempre maggior cura da parte dei fabbricanti.
I caschi in fibra restano naturalmente al vertice della tecnologia in quanto a costruzione del casco, infatti, oltre al loro materiale più leggero e complesso, presentano spesso interni più ordinati, tessuti più piacevoli, una ventilazione meglio studiata, una visiera di migliore qualità.
Tutte queste qualità rendono il prodotto più costoso, ma se ne avete la possibilità è chiaro che saranno soldi ben spesi.
Quali marche garantiscono maggiore sicurezza?
Molti degli aspetti qualitativi descritti sopra sono ritrovabili più facilmente nei caschi di grande marca e maggior costo, però riguardo la sicurezza tutti i caschi superano gli standard richiesti per l’ottenimento dell’omologazione del casco.
Un casco che cade al suolo è ancora sicuro? No. Non possiamo sapere se un casco supera senza danni un urto qualsiasi, questo perché sarebbe necessario rifare i test di impatto e poi probabilmente cambiarlo ugualmente.
In ogni caso, durante l’impatto al suolo l’area interessata dall’urto ha fatto lavorare gli strati di protezione assorbenti che non forniranno più la protezione per cui sono stati progettati e quindi omologati.
Un casco che cade da una sella di una moto sull’asfalto è certamente da sostituire, l’urto come potete intuire anche dall’effetto ‘sonoro’ non è per nulla lieve.
Per ogni testa un casco? I venditori dei negozi specializzati sono concordi nel dire che ci sono ‘teste da Shoei’ , ‘teste da Arai’ , ecc.
La vostra morfologia può infatti adattarsi particolarmente ad una forma di calotta e/o ad un interno ritagliato in un certo modo.
A volte la situazione cambia se la calotta o l’interno cambiano radicalmente in occasione dell’arrivo di un nuovo modello.
Di conseguenza il vostro fabbricante preferito può cambiare.
Tuttavia, è bene ricordare che al termine di 3 mesi di utilizzo comune con lo stesso casco, quest’ultimo adotta la forma della vostra testa, quindi fate attenzione a valutare subito come ‘scomodo’ un nuovo casco che andate a provare.
Valutate piuttosto la corretta calzatura del casco in modo da ‘centrare’ la taglia ed evitare che questo sia troppo largo fin da subito.
Le vernici personalizzate sono approvate? Le vernici personalizzate, spesso adottate dai piloti nelle competizioni sono realizzate da professionisti della verniciatura su casco.
Solo i caschi in fibra accettano questo trattamento. I caschi in policarbonato possono deteriorarsi con una vernice inadatta.
E’ obbligatorio attaccare gli adesivi riflettenti che si trovano nella scatola? Sì, questo è necessario, anche se alcuni possono trovare questa cosa antiestetica, ciò rafforza la visibilità (determinante sulle due ruote).
Inoltre, la presenza degli adesivi è obbligatoria per convalidare l’ omologazione del casco.
Dopo un incidente, un assicuratore potrebbe non riconoscere l’omologazione del casco se questo è sprovvisto degli adesivi.
Si può immergere il casco in acqua per lavarlo? Questa pratica funziona infatti a meraviglia con il marchio Arai, tuttavia il tempo d’asciugatura è piuttosto lungo.
Infatti, anche questo fabbricante ha dotato i suoi caschi d’un interno smontable e lavabile.
Notate che alcuni marchi possiedono tessuti che sono più o meno facili da rimettere una volta lavati.
I rivestimenti fissati da pressioni evitano errori nella fase di rimontaggio del casco. In compenso, i rivestimenti fissati da velcro ad esempio, permettono di adattare un po’ il tessuto alla propria morfologia.
Per pulire un casco, gli specialisti sono globalmente d’ accordo: – per la calotta, utilizzare dell’acqua appena tiepida, sapone neutro e risciacquare con acqua pulita – fate la stessa cosa per la visiera smontata – per il tessuto interno ma fisso, pulire con una spugna, in seguito con un’altra spugna bagnata (solo acqua), e lasciare asciugare completamente. – per gli interni smontabili, lavare con un shampoo delicato e risciacquate abbondantemente i tessuti.
Lasciate asciugare senza accelerare l’evaporazione con aria calda o altri metodi in un posto secco e ventilato (anche all’esterno).
Ancora qualche piccolo consiglio per mantenere il casco funzionante, bello e pulito il più a lungo possibile
– non mettete i vostri guanti nel vostro casco. Essendo a contatto con l’esterno e con le impurità essi sporcano più rapidamente il suo interno.
– ricordatevi di non appoggiare il casco sulla sella: è possible che finisca un giorno o l’altro a terra alterando così la capacità di protezione nel caso d’impatto
– non trasportate il casco tenendolo per il cinghietto, soprattutto se questo è del tipo a chiusura automatica, si rischia di staccare la cinghia a causa dell’effetto della gravità che agisce sul casco.
Questo non capita con una chiusura a doppio anello, che noi consigliamo.
– non comperate un casco senza informarvi del prezzo per l’eventuale sostituzione della visiera.
Alcuni ricambi hanno prezzi così elevati che rendono la sostituzione poco conveniente rispetto al prezzo di riacquisto di un nuovo casco.